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Operare il sistema Raid in un luogo sicuro esente da umidità e sbalzi di temperatura.
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Effettuare copie di sicurezza dei dati, verificandone i contenuti prima di operare qualsiasi modifica hardware o software del sistema.
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Etichettare i singoli dischi fissi con il loro posizionamento all’interno del sistema. E’ inoltre utile preparare ed archiviare una scheda con i seguenti dati di sistema:
- Tipo di Raid (se è un Raid 0, Raid 1, Raid5, etc.)
- Numero dell’ordine stabilito nei dischi.
- Dimensioni del Blocco.
- Rotazione della parità.
- Inizio del primo settore del Raid.
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In caso di avaria NON effettuare operazioni o tentativi di ripristino se non si possiede una provata esperienza in dischi fissi, configurazione di controller e sistemi Raid. Farsi consigliare solo dalla società che lo abbia installato o che conosca la sua configurazione originale e/o gli ultimi relativi aggiornamenti.
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Quando un disco fisso facente parte di un sistema Raid va in avaria e viene sostituito, il sistema Raid avvia in forma automatica un processo di riconfigurazione delle proprie informazioni. Durante questo processo non c’è ridondanza dei dati e quindi il sistema è molto vulnerabile: nel corso di queste operazioni è fondamentale non spegnere il sistema Raid.
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Non sostituire mai un disco fisso del sistema se non si è sicuri di quale o quali siano i dischi in avaria e del periodo in cui siano entrati in avaria: il sistema di riconfigurazione del Raid potrebbe non avvenire correttamente, provocando di conseguenza una impossibilità di accedere a tutti o parte dei dati.
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Se il sistema Raid è in avaria, non avviare mai il processo di ricostruzione del Raid (rebuild): si otterrebbe un Raid operativo ma tutti i dati precedenti verrebbero irrimediabilmente cancellati.
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Ricordarsi che in caso di perdita dei propri dati è importante la scelta di una società professionale di recupero dati: un sistema Raid in mani inesperte può portare a gravi conseguenze negative